Critico italiano. Nel 1938 si trasferì negli Stati Uniti per ragioni
politiche. Insegnò Slavistica e Letteratura comparata alla Harvard
University. Profondo conoscitore della letteratura russa, si impegnò in
un lavoro di traduzione nell'intento soprattutto di far conoscere e apprezzare
in Italia i poeti russi moderni e contemporanei. Nel 1933 pubblicò la
raccolta
La violetta notturna, cui fece seguito la silloge
Il fiore
del verso russo, che comprende liriche di A.S. Puskin, M.J. Lermontov, S.A.
Esenin, V.V. Majakovskij, A.A. Blok, B.L. Pasternak, A. Achmatova. Tra le sue
opere citiamo inoltre:
Teoria dell'arte d'avanguardia (1962) e
Definizione dell'utopia e morte del senso della tragedia (postumo, 1964)
(Firenze 1906 - California 1963).